La teoria del social learning è un’idea dello psicologo Albert Bandura, secondo cui la formazione è un processo cognitivo che si svolge in un contesto sociale e che può riprodursi solamente mediante l’osservazione diretta.
Secondo i teorici dell’apprendimento sociale, dunque, se vogliamo davvero imparare nuove conoscenze e competenze dovremo farlo guardando, ascoltando e facendo qualcosa, attraverso stili di apprendimento che possano stimolare tutti i sensi.
Come funziona l’apprendimento sociale
Se quanto sopra è chiaro dovrebbe esserlo anche il fatto che l’apprendimento sociale non si esaurisce nel contatto diretto con gli oggetti e nell’azione del protagonista. La formazione può e deve infatti svolgersi anche mediante un modello imitativo, realizzato attraverso l’osservazione di altre persone.
In questo caso, il comportamento sarà il risultato di un processo di efficace acquisizione delle informazioni che provengono da altri individui proprio grazie al rapporto tra il modello e il modellato, colui che imita le condotte del modello.
Imparare dagli esempi
A ben vedere, la teoria del social learning può pertanto essere sintetizzata nella possibilità di imparare dagli esempi: tutti gli esseri umani possono infatti apprendere dagli altri, con maggiori tassi di efficienza nel momento in cui si sviluppa una somiglianza tra le proprie caratteristiche e quelle del modello di condotta.
Uno degli esempi più noti nella dottrina dell’apprendimento sociale è quella del bambino che osserva un altro simile compiere un’azione potenzialmente dannosa: si pensi al bimbo che vede un suo compagno di asilo sfiorare un fuoco e scottarsi. È molto probabile che colui che ha visto questo modello di condotta difficilmente avrà voglia di ripetere quel comportamento, poiché saprà già quali saranno le conseguenze nocive a cui andrà incontro.
Un approccio come quello di cui sopra può essere facilmente applicato non solo al contesto infantile dell’imitazione del comportamento dei bambini, quanto anche ai modelli formativi aziendali.
In ambito organizzativo professionale, di fatti, il social learning si focalizza sulla formazione che viene alimentata dall’interazione con i colleghi, favorita dalla disponibilità di una serie di strumenti digitali che possono oggi supportare l’apprendimento sociale, come ad esempio i software di messaggistica, i social network e le piattaforme per la formazione online.
Quali sono i vantaggi del social learning
Le tendenze più moderne in materia di formazione suggeriscono che il social learning sia una delle tecniche di apprendimento più favorevoli e utili per conseguire vantaggi nel breve termine. Ma per quali motivi?
In primo luogo, l’apprendimento sociale riesce a determinare una forte motivazione nei protagonisti della formazione, i quali – avvertendo di essere al centro del metodo di learning – possono rivestire contemporaneamente il ruolo di docenti e di studenti. Inoltre, il social learning stimola e agevola la comunicazione nei team, incentivando personale junior e senior ad avere più interazioni e permettendo così a tutti i dipendenti di essere più propositivi nei confronti degli altri.
Insomma, il social learning non è solamente un modo molto efficace per erogare materiale formativi, ma un vero e proprio passaggio propedeutico per cambiare la cultura all’interno dell’organizzazione, abbandonando un vecchio approccio alla formazione e trasformando il ricorso all’apprendimento in una fondamentale opportunità di crescita per la propria impresa.
D’altronde, considerato che siamo tutti esseri sociali, ciascuno di noi non vorrà che sentirsi parte integrante di un gruppo in cui condividere le proprie conoscenze e in cui partecipare a qualcosa di più grande. È in questo modo che le aziende possono migliorare la soddisfazione dei propri dipendenti e, complessivamente, far sì che il coinvolgimento e la fidelizzazione delle risorse umane sia sempre maggiore.
Non è un caso che le organizzazioni che implementano con successo il social learning siano anche quelle che hanno i maggiori benefici. E tu da che parte stai?