Con l’arrivo della fine dell’anno sono ciclici i topic che possiamo scrivere: c’è chi butta tutto sui buoni propositi (ma poi chi li rispetta mai?), chi in overdose da zuccheri scrive tante cose belle sull’anno appena trascorso e chi punta l’occhio verso il futuro parlando di tendenze.
Ecco, proprio le tendenze e-learning del 2024 saranno l’argomento di oggi. Noi di InD6 crediamo moltissimo nell’innovazione e pensiamo che restare aggiornati sui trend (ma anche dettarne di nuovi!) ci metta nella posizione di offrire il meglio ai nostri clienti. Quindi… quali saranno i must per il prossimo anno?
No, non inizieremo a sproloquiare di quanto il Covid-19 abbia impattato sulle nostre vite e trasformato il mondo della formazione: questo è stato detto, ridetto e stradetto così tante volte che abbiamo fatto in tempo a veder nascere e morire lo smart working.
Che indossiate un christmas jumper pieno di lucine in perfetto stile Non-so-chi o che apparteniate alla categoria Grinch c’è sicuramente una tendenza e-learning che attirerà la vostra attenzione… parola di InD6!
L’intelligenza artificiale come supporto (non come sostituzione!)
No, non vogliamo fare i complottisti che parlano di come i robot ci ruberanno il lavoro ma è un dato di fatto: l’IA sarà sempre più parte della nostra quotidianità. Mentre sogniamo che sviluppino tecnologie in grado di cambiare concretamente la vita, possiamo guardare quella che è la situazione attuale: l’intelligenza artificiale farà parte dell’e-learning e verrà sfruttata in diversi ambiti.
Sarà in grado di aiutare nell’analizzare i dati, nel personalizzare il processo di apprendimento e persino nel supportare gli utenti che seguono corsi di formazione professionale.
Mai più senza gamification
Il secondo trend non è qualcosa di nuovo ma un fil rouge che collega il passato al futuro, un po’ come la DeLorean di Emmett “Doc” Brown. Badge, classifiche e premi diventano strumenti di apprendimento che possono incoraggiare a mantenere l’attenzione e persino spronare i colleghi e i dipendenti a proseguire nel percorso formativo.
Mobile Learning o Microlearning?
Al terzo posto vogliamo fare una fusion… un po’ come si fa per gli uramaki che uniscono i sapori orientali a quelli latini. Non guardateci con quello sguardo perplesso, sappiamo che all’All You Can Eat li ordinate anche voi!
Da una parte abbiamo il mobile learning: ovvero corsi in e-learning che possono essere seguiti da remoto anche sugli schermi di tablet e smartphone, sono studiati per non stancare eccessivamente la vista e hanno font e caratteri pensati appositamente per chi segue i corsi tramite dispositivi mobili.
Il microlearning è invece un percorso di studio e formazione fatto di moduli di dimensioni ridotte: significa che le lezioni diventano brevi, per poter essere seguite in lassi di tempo ridotti o magari verticalizzati su un determinato tema così da garantire la continuità della formazione.
E se questi due trend si combinassero insieme? Immaginalo, appunto, come un uramaki: Mobile Learning e Microlearning possono andare a braccetto. I corsi diventano di dimensioni ridotte e brevi, per poter essere consumati da mobile facilmente, per esempio nei tempi di trasferta dei pendolari.
Realtà aumentata e realtà virtuale
La nostra generazione è cresciuta giocando ai videogame: chi ha qualche stagione in più sulle spalle ricorderà le sale giochi e i primi Nintendo, chi è appena più giovane la prima PlayStation e le numerose console che si sono susseguite.
Oggi però il mondo della tecnologia sembra si stia muovendo verso la realtà aumentata: c’è chi dice che sarà tra gli elementi di punta nel mondo della formazione. Basti pensare che secondo alcune statistiche, ci sono aziende pronte ad investire fino a 4,1 bilioni di dollari per poterla sfruttare in ambito formativo.
Ma sarà davvero così? O forse sarà solo l’ennesima crush passeggera di cui ci disinnamoreremo (di nuovo) tra qualche mese?
Continuità di apprendimento
Spesso in Italia si tende a pensare che terminato il percorso scolastico si appendano le scarpette al chiodo e l’istruzione sia terminata. L’apprendimento continuo sembra essere un trend in crescita; le persone e le aziende investono nella formazione e lo faranno sempre di più nel 2024. Come? Attraverso corsi in modalità e-learning da seguire da remoto, anche in modalità microlearning con moduli brevi più semplici da seguire e meno impegnativi nella richiesta di tempo.
Inclusività per non far sentire nessuno escluso
Accessibilità e inclusività sono temi caldi non solo per il settore e-learning: quando si parla di tecnologia però, le piattaforme offrono una reattività maggiore nel far sentire ogni persona come parte di un progetto. Formati alternativi, sottotitoli e contenuti accessibili sono elementi imprescindibili di una tendenza pensata per garantire a chiunque le medesime opportunità di formazione.